venerdì 16 dicembre 2011

All'inizio sembra un bignè, ma alla fine è un plumcake!


Un procedimento "insolito" per la preparazione di un plumcake: il metodo a polentina, tratto dal "Manuale della Pasticceria Italiana", edizione 1997. Senza nemmeno una foto e molto tecnico, questo libro è stato e continua ad essere per me una fonte di ispirazione e una certezza assoluta di buona riuscita delle basi e dei dolci che propone, con tecniche spiegate alla perfezione. Unico neo, se si può definire tale: non è un libro da consigliare ad un principiante.
Il risultato è un plumcake morbido e delicato, con un profumo fantastico, ideale per la colazione.

Plumcake con metodo a "polentina", tipo bignè


Ingredienti per uno stampo medio da plumcake:
250 grammi di farina 00
75 grammi di acqua
150 grammi di burro
1 pizzichino di sale
230 grammi di uova intere
200 grammi di zucchero a velo
1/2 bustina di lievito in polvere
estratto di vaniglia 
scorza di un'arancia grattugiata fine

Versate l'acqua in una casseruola e mettetela sul fuoco, appena raggiunge il bollore unite il sale e il burro, senza togliere dal fuoco la casseruola.
Quando il burro si sarà completamente sciolto, unite la farina, tutta insieme, e lasciare cuocere 2 o 3 minuti, mescolando in continuazione fino a che l'impasto inizia a staccarsi dalle pareti.
Togliete dal fuoco e mettete l'impasto in una ciotola e lasciatelo intiepidire 5 minuti.
Incorporate le uova, una alla volta, con l'aiuto di un frullino elettrico, poi lo zucchero, 
gli aromi, ed infine il lievito.
Versate l'impasto in uno stampo per plumcake imburrato ed infarinato, riempiendolo per circa 3/4.
L'indicazione è di cuocere in forno a 220 gradi per 20 minuti, ma nel mio forno 
si sarebbe bruciato sicuramente, rimanendo crudo all'interno. 
Quindi ho impostato il forno a 190 gradi, e mi ci sono voluti 45 minuti di cottura, 
coprendo all'inizio la superficie del plumcake con carta forno. 
Controllate la cottura con uno stecchino infilandolo al centro: 
quando uscirà asciutto e pulito la torta sarà pronta.
N.B.: le dosi della ricetta originale sono per un esercito:) 
Le ho ridotte, pesando tutto al grammo, soprattutto le uova,
che erano indicate numericamente, e apportando piccolissime varianti.




13 commenti:

  1. Che differenza noti, rispetto alla lavorazione normale? :)

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  2. FICO,MAI SENTITO QUESTO METODO PER UN PLUMCAKE...E SEMBRA MORBIDISSIMO!

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  3. @Simona, è molto semplice, ma piace tanto, anche mangiato da solo:)
    @Memole, grazie:)
    @Etta, ci credo, a quell'ora!!!:D
    @Glo, francy, è morbidissimo infatti, ed ha mantenuto la sua morbidezza per quasi una settimana!
    @Teresa, la differenza che prevale è che rimane meno secco dell'altro, più morbido e fondente...nel senso che si scioglie in bocca:)

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  4. Molto interessante, io questo lo provo sicuramente, mi incuriosisce troppo!! :))
    Bacioni

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  5. Ciao Assunta! Vedrai come ti verrà alto:)Fammi sapere, un bacione!

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  6. what a delicious cake this must have been,this is going on my must make list!

    happy holidays
    Dennis

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  7. Ciao Dennis!thanks for the comment,your site is wonderful!happy holidays to you too:)

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  8. Sai che mi hai davvero incuriosita? Mi sa che in questi giorni di festività natalizie troverò il tempo di provare questa deliziosa ricetta.
    Grazie anche per la tua visita e per i meravigliosi complimenti...buona settimana!

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  9. Elena, sono meritatissimi! Buona settimana anche a te:)

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