martedì 13 dicembre 2011

Santa Lucia, i suoi gatti, la Svezia e lo zafferano: Lussekatter


L'estate scorsa ho conosciuto Caris, splendida persona e mamma tenace e coraggiosa! Conoscevo già la sua storia, e le vicissitudini che lei e la sua famiglia hanno dovuto affrontare, e seguo sempre con apprensione ma anche con tanta speranza le vicende della fondazione Santa Lucia di Roma, l'istituto che ha fatto e continua a fare miracoli per il suo bambino e per tante altre persone.
Il problema è che, per mancanza di liquidità, il 31 dicembre l'istituto rischia di chiudere. Tutto: ambulatori, ospedale, palestre...a meno che non intervenga la Regione, che ha sempre promesso e, fino ad ora, mai mantenuto.
Spero con tutto il cuore che questa sia la volta buona, e che la fondazione possa continuare a fare quei piccoli grandi miracoli che hanno permesso al bambino di Caris di camminare!
E siccome questo è un blog di cucina, vi lascio una ricetta in tema, per lasciare accesa la speranza!

Lussekatter
(Panini dolci svedesi allo zafferano)

Oggi iniziano in Svezia le celebrazioni del Natale: la tradizionale festa per onorare "la regina della luce", Santa Lucia, è seguita con grande entusiasmo, con processioni, canti e distribuzione di Lussekatter.
Questi panini dolci aromatizzati allo zafferano sono una tradizione immancabile il 13 dicembre in Svezia.
Inizialmente non avevano niente a che fare con la santa, ma piuttosto con il diavolo: narra la leggenda che nel 1600, in Germania, il diavolo appunto, nelle sembianze di un gatto, spaventava i bambini, mentre Gesù bambino distribuiva loro questi panini, che, essendo gialli come la luce, avevano il potere di spaventare il diavolo! Si diffusero nel 1800 in Svezia, durante questo periodo dell'anno, e divennero talmente popolari che sono diventati sinonimo di Santa Lucia.

Ingredienti per circa 16 panini:

570 grammi di farina 00
60 grammi di burro
250 grammi di formaggio Philadelphia (in Svezia si usa Kesella, o Quark)
50 grammi di yogurt bianco intero
100 grammi di latte
120 grammi di zucchero semolato
una bustina di zafferano o zafferano in pistilli
un pizzico di sale
25 grammi di lievito di birra fresco
uvetta per guarnire
1 uovo, sbattuto con 50 grammi di zucchero a velo, per spennellare i panini prima della cottura

Sbriciolate il lievito in una ciotola e versatevi 40 grammi di latte tiepido (prelevato dai 100 grammi).
Mescolate facendo sciogliere il lievito. Prelevate dal totale della farina la quantità che, unita al lievito e al latte, basterà per formare un panetto (circa 70 grammi).
Lasciate lievitare il panetto, coperto, per circa mezz'ora.
Sciogliete il burro e lasciatelo intiepidire. Mescolate insieme il formaggio, lo yogurt e lo zafferano, fino a formare una crema liscia.
In una grande ciotola, o sulla spianatoia, versate il resto della farina, formate un incavo centrale e inserite il panetto lievitato, ridotto in pezzi, lo zucchero, il pizzico di sale, la crema di formaggio, i restanti 60 grammi di latte e il burro. Lavorate l'impasto fino a che non si attaccherà più alle pareti della ciotola, o al piano di lavoro.
Formate la solita palla che lascerete lievitare, coperta, fino al raddoppio.
Accendete il forno a 200° C.
Riprendete l'impasto e lavoratelo brevemente sulla spianatoia, dividetelo in circa 16 pezzi uguali.
Con ogni pezzo formate un filoncino, lungo circa 30 cm e del diametro di 1 cm circa.
Iniziate ad arrotolare un lato, arrivando fino a metà del filoncino, poi l'altro lato in senso opposto, per formare una esse, come in foto.


Disporre i panini su di una teglia coperta da carta-forno, ben distanziati fra loro, e lasciateli lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore).
Spennellateli con l'uovo ben sbattuto insieme allo zucchero a velo e decorateli inserendo al centro di ogni spirale un chicco di uvetta sultanina.
Infornate a 200 gradi per circa 20 minuti, facendo attenzione che non si colorino troppo (nel caso copriteli con carta forno).


N.B.:
1) Per arrivare a questa ricetta, ho tradotto almeno una decina di ricette trovate in blog e siti svedesi.
2) Non trovando il formaggio Kesella che era indicato in tutti i blog, avrei voluto sostituirlo con il Quark, che mi ricordavo di aver visto negli scaffali dei supermercati: ma lo fanno ancora??? Perché ho girato per 3 supermercati della mia zona invano...alla fine ho optato per il Philadelphia, al quale ho aggiunto lo yogurt, perché mi ricordavo che il Kesella ha una spiccata nota acida.
3)Questi panini sono morbidissimi, profumati e gustosi, ricordano un po', come consistenza, quelle paste che vendono nei bar a colazione: le svedesi, appunto:)
4) Le foto le ho scattate stamattina all'alba, luce pessima...
5) Mi chiedo come mai una santa siciliana possa essere così conosciuta ed amata in un lontano pese nordico.
Forse per il legame tra "colei che porta la Luce" e le feste legate al culto del Sole celebrate da tempi lontanissimi nei paesi del nord Europa? Illuminatemi:)
6) A casa mia Santa Lucia vuol dire "cuccia", preparata da mia mamma (che però non utilizza la ricotta ma una crema di latte tipo bianco-mangiare) e mangiata a colazione. Quest'anno però, per vari problemi familiari, è saltata, così ci siamo immersi nella tradizione svedese, spero non vi sia dispiaciuto:)










10 commenti:

  1. Dany che brava... dev'esser stato difficile fare questi dolcetti!! ( che tra l'altro sembrano proprio buoniiiiii...ne aspetto uno da assaggiare :-))) )
    un bacio sorellina
    Etta

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  2. io invece ho tradotto tanti siti americani per avere i pancake originali....
    Quante domande oggi....

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  3. Daniela, è stato davvero bello conoscere Caris l'estate scorsa, così come lo è stato conoscere te! :)
    Io sono fiduciosa, il S.Lucia non chiuderà! :)
    Conosco questi panini dolci svedesi, ma non li ho mai fatti, complimenti per come ti sono riusciti!

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  4. @Etta, arrivooooo:)))
    @tiziana, alla fine no so se questa sia la ricetta originale, l'ho stravolta praticamente:D E i tuoi pancakes come sono? ...altra domanda:)))
    @Assunta, grazie! è raro che io mi trovi così bene con persone appena conosciute, con voi è stato così: completamente rilassate a nostro agio abbiamo passato una serata piacevolissima, che spero si ripeterà:)

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  5. Speriamo di tutto cuore che la lucina della speranza continui a brillare come dici tu... Purtroppo a volte le cose migliori rischiano di sparire e non ci rendiamo conto di che conseguenze potrebbe avere..
    Ad ogni modo, la ricetta é meravigliosa!

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  6. Grazie Elvira:) Quello che dici è verissimo, incrociamo le dita e speriamo che si mettano una mano sulla coscienza!

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  7. Le cose che fai tu sono sempre di una bellezza unica! grazie di cuore per il tuo sostegno e per il tuo bellissimo post!

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  8. A parte che al solo guardarli vien fame da come sono belli e invitanti..mi sa che provo a copiarli...oddio copiarli sarà difficile...diciamo che ci provo e basta!
    Ho letto tutto il post e sono andata a leggere la storia di questo bambino...spero possano risolvere al meglio, tienici informati!
    Grazie per la visita!

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  9. @Caris, grazie! soprattutto perchè io trovo sempre 1000 difetti ai miei post e soprattutto alle mie foto:)
    @Elena,sono facili da fare, credimi. Appena sappiamo qualcosa, spero di positivo, lo scriverò senz'altro:)

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  10. molto belli e invitanti

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