mercoledì 9 novembre 2011

Radicchio di campo e Streghe di forno


Mi piace andar per campi in questa stagione: l'aria, la mattina presto, è frizzante ma ancora non ti congela il naso, si avvistano animaletti in cerca di cibo da accumulare per l'inverno: l'altra mattina due scoiattoli litigavano furiosamente incuranti del mio passaggio, e una lepre saltellava al di là del confine, vicino al fiume.
Rileggendo vecchi "pensierini" su di un mio quaderno di terza elementare, sono riaffiorati i ricordi di domeniche mattina passate a raccogliere radicchi con mio padre, e ancora prima con mio nonno: l'insalata di radicchi, allora, non mancava mai. E ancora adesso, tempo permettendo:)
La stagione più idonea per raccoglierlo sarebbe la primavera; se ne trovano anche in autunno ed inverno, ma il loro sapore sarà più amaro. Naturalmente andrebbe raccolta in campi lontano da strade trafficate e da inquinamento in genere...
E' una pianta usata come medicina fin dall'antichità, utile per purificare e disintossicare, con funzioni diuretiche e lassative, stimola l’appetito e regola le funzioni dell’intestino, ed è considerata disintossicante del fegato e dei reni. 
I miei, li ho conditi con poco sale, aceto balsamico tradizionale e olio extravergine di oliva aromatizzato con uno spicchio di aglio. Nel link che ho inserito sopra si possono trovare altre ricette per utilizzare questa pianta selvatica in cucina.



Vi lascio invece la ricetta del "pane" con il quale li ho accompagnati: le "streghe" delle sorelle Simili, una sorta di focaccina salata sottile e croccante, che somiglia ad uno gnocco fritto sottile (e più croccante), ma che si cuoce in forno.
Nel mio congelatore non mancano mai: si fanno in poco tempo, piacciono a tutti, anche ai bambini,  e basta toglierle dal freezer un quarto d'ora prima di servirle e passarle in forno caldo per qualche minuto che tornano fragranti come appena fatte!
Nel loro libro "Pane e roba dolce", le due sorelle bolognesi - ex fornaie ed ora insegnanti di panificazione e non solo - raccontano che le streghe si preparavano per testare la temperatura del forno prima di iniziare a cuocere il pane, cosa che si faceva anche con la "stria" (in dialetto strega) che qui è una specie di focaccia sfogliata ma con spessore maggiore rispetto a queste.
Si accompagna ad ogni tipo di salume, è perfetta con paté, mousse e creme salate, come antipasto o stuzzichino, ma anche per sostituire il pane.

Streghe delle sorelle Simili
per 4/5 teglie da forno di 30x40
500 grammi di farina 00
250 grammi di acqua
25 grammi di lievito di birra fresco
50 grammi di strutto
12 grammi di sale
olio di semi per ungere la teglia
olio extravergine di oliva per pennellare le streghe
Sciogliere in lievito in poca acqua, formare la fontana con la farina e mettere al centro tutti gli ingredienti. Formare una palla e lasciarla lievitare fino al raddoppio (circa 1 ora).
Dividere l'impasto in 4 e stendere un pezzo alla volta, con il mattarello o con la macchinetta. 
Deve essere steso abbastanza sottile: se usate la macchinetta bloccatela alla penultima tacca.
Sistemare la sfoglia su di una teglia da forno coperta da carta forno (precedentemente unta con un po' di olio di semi), pennellarla con olio extravergine e tagliarla a losanghe con una rotella. 
Cospargere con poco sale e infornare a 200/210 gradi per una decina di minuti. 

10 commenti:

  1. Vivi nel mondo delle fvole, scoiattoli che litigano e lepri che saltano, che meraviglia ;) non ho mai assaggiato il radicchio di campo...la ricetta delle simili mi piace molto la proverò;)

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  2. Che nostalgia...anche io da bambina andavo per stradelle di campo a raccogliere radicchio selvatico con mio padre....lui conosceva funghi e piante come un'enciclopedia...pensa che ancora oggi, dopo due anni dalla sua scomparsa, ho ancora un barattolo di capperi sotto sale raccolti da lui e preparati con amore...li tengo come un tesoro e ogni volta che ne prendo un po' il cuore mi sussulta...

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  3. @Giovanna, sono solo i vantaggi di abitare in campagna, vicino ad un fiume che fortunatamente qui non crea grossi danni! Provale le streghe, vedrai che le ripeterai:)
    @Elena, il tuo commento mi ha commosso...ho due lucciconi che stanno scivolando sulle guance:( Anche io li terrei come un tesoro prezioso!

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  4. Anche a me piace molto andare per i campi! ;-)
    Come te, ho la fortuna di abitare immersa nel verde! :)
    Le Streghe delle Simili le conosco di fama ma non le ho mai fatte, dovrò rimediare! ;-)
    bacioni

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  5. Assunta, oltre al verde tu hai il mare...che posto meraviglioso:))) Le devi provare allora, per me sono ottime! un bacione

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  6. anche io adoro andare nei campi anche se di meno quando inizia a far freddo.sai che non conoscevo questa ricette delle streghe'!molto interessante

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  7. @lucy, se le provi mi fai sapere? ciao!
    @Stefania, ma grazie!!!

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  8. Che bello Dany... Una volta mi porti con te che mi insegni bene quali sono..se no peppe mi porta a casa i piscialetti !!

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  9. In effetti non sono molto differenti, e anche i "piscialetti",o tarassaco, o dente di leone, ha un sacco di proprietà benefiche! Non vedo l'ora di passeggiare per i campi insieme:)))

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