Sono una specialità del Lazio, in particolare dei Castelli Romani: questa è la ricetta migliore tra quelle che ho provato, anche perchè l'autrice è una garanzia!
Vado matta per queste ciambelline, così come sono o accompagnate da uno zabaione o da una crema pasticcera, oppure a colazione, con il cappuccino casalingo!
Le adoro anche perché mi consentono di finire le bottiglie di vino rimasto dopo la baldoria di una cena
- a casa mia rimane sempre quella spanna di vino, che non sai mai se buttare o conservare in attesa che qualcuno finisca la bottiglia, cosa che non succede mai, perchè di solito beviamo vino solo in occasione di cene o pranzi con ospiti - devo dire però che da quando uso questa ricetta stappo bottiglie di vino appositamente!
Se non vi piace il sapore dell’anice cambiate ricetta, si sente parecchio: è questo che le rende per me buonissimissime!!!
“ricetta di un forno di Genzano”:
500 grammi di farina 00
125 ml di olio extra vergine di oliva (dal sapore non troppo forte, oppure utilizzate un olio di girasole di buona qualità, o metà di semi e metà di oliva)
125 ml di vino (bianco o rosso)
200 grammi di zucchero
un cucchiaio di semi di anice (io abbondo sempre perché mi piace il sapore dell’anice, ne metto anche 3 cucchiai!)
un cucchiaio di sambuca (o altro liquore d'anice)
un cucchiaino di sale
un cucchiaino di ammoniaca per dolci (ormai si trova comunemente anche nei supermercati del nord Italia – anni fa riuscivo a reperirla solo al sud - negli scaffali vicino ai prodotti per dolci e agli altri lieviti: rende i biscotti molto più friabili rispetto al comune lievito per dolci, e avranno anche una durata superiore).
Unite la farina, lo zucchero, i semi d’anice, il sale e l’ammoniaca per dolci, formate un incavo al centro e versatevi il vino, il liquore e l'olio. Impastate rapidamente e lasciate riposare un'ora l'impasto.
Formate le ciambelle dividendo prima l’impasto in palline, che trasformerete in cilindri e successivamente chiuderete sovrapponendone i lembi (non credo di essere stata chiarissima...).
Preparatevi un piattino con dello zucchero semolato e passatevi la parte superiore di ogni ciambellina.
Ponete le ciambelline su una teglia da forno – coperta da carta forno – e cuocete preferibilmente in
forno ventilato, a 200°C abbassando a 190°C dopo i primi minuti di cottura, fino a che non risultano dorate.
Di solito a me occorrono 25 minuti circa, controllate spesso perché ogni forno si comporta diversamente ;-)
Volendo si può aggiungere cacao all’impasto, ma io le preferisco decisamente senza!
Conservate in una scatola di latta durano anche 2 settimane (ah ah ah…a casa mia mooolto meno!).
Vi auguro un bellissimo fine settimana! Avevo in programma una grigliata, ma finirà mai di piovere?!
Questi sono i miei biscotti preferiti!! Buonissimi da sgranocchiare così!!
RispondiEliminaun bacione
Etta
Ciao che meraviglia proverò subito la ricetta..grazie!!
RispondiEliminaPAOLA
@Etta lo sai che ogni volta una parte è per te...
RispondiElimina@Paola, ciao e grazie...se li provi mi fai sapere se ti piacciono quanto piacciono a me? ;-)
Ciao ho fatto le ciambelline oggi e sono venute buonissime(non avevo l'amoniaca ed ho messo un cuchiaino di lievito per dolci)la prossima volta se la trovo ci riprovo!!
RispondiEliminagrazie mille
PAOLA.
Ciao Paola, son proprio contenta che ti siano piaciute:-) In realtà molte ricette prevedono l'uso del lievito normale, ma vedrai che l'ammoniaca aggiunge ancora qualcosa in piu'! Buona domenica!
RispondiEliminaConsiderandomi quasi una esperta di ciambelline al vino devo costatare che e' in effetti una ricetta degna di 5 stelle michelin perche' nel mio modestissimo parere hanno anche superato quelle di Genzano e quelle del forno a legna a Trastevere. Brava Paola y GRAZIE per condividerla!
RispondiEliminaVeronica, sai che io le ho conosciute solo da questa ricetta? Mai mangiate le originali, ma se mi dici così mi fido:-)))
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